Filippo Brusa apre la seconda puntata di Equos Mondo Trotto ponendo a Elio Pautasso, presidente di Federippodromi e amministratore delegato delle Capannelle, il tema dibattuto la settimana precedente insieme a Giorgio Sandi, presidente dell’associazione Ippica Nuova – La filiera del trotto, e ad Antonio Somma, alla guida del Sindacato Nazionale Proprietari: se i trottatori italiani sono tra i migliori cavalli al mondo, gli ippodromi nazionali faticano a riempirsi.
Pautasso osserva che gli impianti ippici possono riempirsi di nuovo attraverso «attività collaterali», in grado di «allargare il campo delle persone interessate» al mondo dei cavalli.
La questione è sviluppata anche da Marco Rondoni, direttore generale di HippoGroup, che coglie l’occasione per ricordare il centenario festeggiato dall’ippodromo del Savio di Cesena il 4 aprile: fra le iniziative celebrative c’è anche il magnifico libro fotografico Box 202, edito da Bfc Media – Equos e realizzato dall’artista visivo Andrea Bernabini, pronto a parlare della sua opera.
Il programma si chiude con due rubriche: «L’alfabeto del trotto» dà al giornalista Vieri Berti l’occasione per parlare dei nati nel 2021, il cui nome incomincia con la lettera E; in «Pagine di storia», il collega Ettore Barbetta ricorda il cinquantenario della morte del fondatore dell’Anact (Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Trottatore): il cesenate Primo Castelvetro, professore di lettere al ginnasio, ufficiale dell’esercito, eroe della Grande Guerra e vero scienziato delle genealogie.
Seguimi