Super Mario(lino)

venerdì 26 Febbraio 2021
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Insieme al sorriso dolce e luminoso di Zoraide Malnati, nuova presenza femminile della trasmissione, Filippo Brusa accoglie a Mondo Galoppo Patrizia Testa, proprietaria di Americanism, “sabbiarolo” imbattibile alle Bettole, e Mario Esposito, allenatore di questo inossidabile sauro di sette anni, che non parla solo dell’attualità legata alla sua attività di trainer.
L’ottantaseiesima puntata del programma si focalizza infatti sui trascorsi dell’ex fantino, ritiratosi l’11 novembre del 2018, a 44 anni, dopo una brillante carriera, impreziosita da duemila vittorie, 97 delle quali ottenute in corse di Gruppo e Listed. «Super Mario(lino)», sempre raccolto e composto in sella, noto attendista e autore di finali spettacolari, racconta i suoi inizi, ricordando gli allenatori che lo hanno segnato, come Roberto Feligioni e Vittorio Caruso, e parla della sua quotidianità da fantino: «Per mantenere il peso, mangiavo solo una volta la settimana, la domenica sera, ma questo comportava tante problematiche. Poi ho avuto un incidente a Pisa e mi è stato tolto un rene, insieme alla ghiandola surrenale: è stata la mia salvezza perché ho ricominciato a mangiare, ritrovando energia, forza e lucidità».
Fra i tanti successi di Mario Esposito, Filippo Brusa ne sceglie due, conquistati non come attendista, da far commentare direttamente all’ex jockey: il Derby italiano del 2003, vinto in sella al tedesco Osorio, già in testa in curva, e il primo Gruppo Uno, centrato il 23 ottobre del 1994 nel Gran Criterium con Golden Glenstal, disattendendo gli ordini di scuderia, all’insegna della cauta attesa degli esiti di un attacco del compagno di scuderia Golden Performe. Mario invece – non ancora così attendista – aveva sferrato un attacco deciso a tutti gli altri due anni, su un terreno pesantissimo.

Filippo Brusa

FB in breve

Filippo Brusa, giornalista professionista, autore e conduttore televisivo, promuove iniziative editoriali legate all’ambito culturale, sportivo ed enogastronomico, applica il giornalismo come strumento per comprendere il mondo e lotta contro ogni censura, contro l’ipocrisia del politicamente corretto, contro il mostro soffocante del luogo comune e contro la sopraffazione del «pensiero unico».

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