Dopo aver dedicato una puntata di Vincere agli inizi della carriera di Vincenzo Di Giovanni, Filippo Brusa ospita nuovamente l’ex calciatore, aprendo l’intenso capitolo Varese, durato dal 1979 al 1985: sei stagioni dense di vita, di gioia ma anche di lacrime, in cui l’ala ha messo insieme 179 partite, dando sempre l’anima in campo, e segnando 21 gol.
Il numero 7 non si è mai tirato indietro e, nell’ultimo campionato trascorso in biancorosso, ha sacrificato alla causa un gamba: «Per due mesi, il venerdì, mi tiravano il liquido dal ginocchio, con un siringone. La domenica, mezz’ora prima della partita, mi facevano una puntura per non sentire male e giocare. Così si è sfasciato tutto, compresa la cartilagine».
Del resto, Di Giovanni è sempre stato un campione di generosità: «Una volta – racconta – un dirigente mi disse che i veri professionisti giocano solo per sé ma io la pensavo e la penso diversamente. Ho sempre giocato per i compagni, per l’allenatore, per il presidente e per i tifosi…».
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