L’edizione 2020 del Criterium, intitolato alla memoria di Virginio Curti, si è svolta «nel segno di Andromaca», che si è imposta a sorpresa nell’unica Listed Race in programma alle Bettole, scrollandosi dalla groppa lo scomodo sostantivo di «maiden» , spesso usato nel linguaggio ippico in funzione di aggettivo e indicante un cavallo ancora senza vittorie.
Estrema sfavorita della corsa per due anni, la puledra è stata portata al successo, con disinvoltura, dal fantino Sergio Urru, ospite della cinquantasettesima puntata di Mondo Galoppo, insieme all’allenatore Gianluca Verricelli, figlio di Gianfranco che, il 6 agosto 1989, 31 anni prima dell’impresa compiuta sabato primo agosto da Andromaca, aveva vinto il Criterium con un altro purosangue «maiden»: Turche, maschio della scuderia Euclora, affidato a Michel Planard.
La trasmissione di Filippo Brusa scandaglia tutti i risvolti legati al Criterium ma celebra anche l’affermazione nelle Oaks tedesche di Frankie Dettori, che, due giorni dopo essere stato ospite di Mondo Galoppo, ha conquistato, a Dusseldorf, insieme a Miss Yoda, un altro Gruppo Uno, centrando uno dei premi che ancora non era riuscito a raccogliere nella sua carriera di assoluto vincente.
Non manca la sempre puntuale analisi tecnica di Gian Marco Zanzi: l’opinionista tecnico del programma spazia da Varese alla Germania, senza dimenticare Deauville, dove, sabato 8 agosto, Tuscan Gaze, l’imbattuto vincitore del Derby italiano, ci proverà nel Prix Hocquart Longines, Gruppo 2 sulla distanza di 2.500 metri.
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